L’assistenza ai poveri, agli ammalati e agli orfani era lasciata alla cristiana carità dei privati ed agli ordini ospitalieri.
In città alcuni piccoli ospedali e la Casa dell’Elemosina accoglievano i poveri, lungo il tracciato della Via Francigena gli ospedali offrivano un pasto e un letto ai pellegrini.
Le confrarie, antenate delle confraternite cinquecentesche, compivano atti di umana solidarietà verso i propri aderenti e distribuivano generi alimentari e vestiario.
I nobili chieresi, le confraternite e il clero furono i principali committenti degli arredi delle molte chiese che si andavano costruendo: crocifissi, statue, cori, confessionali, pulpiti, armadi di sacrestia, tabernacoli e suppellettili d’altare (calici, ostensori e reliquiari). Particolare attenzione era riservata ai paramenti (preziosi tessuti di origine locale, ma anche siciliana, genovese e francese).